
Lukas Bärfuss – Il cartone di mio padre. Storia e critica di un'eredità (2025)
Alla morte dell’uomo che «si diceva fosse stato suo padre», il narratore riceve una grande scatola di cartone. La mette da parte per venticinque anni. Quando decide di aprirla, si spalanca una voragine: documenti, debiti, sentenze, un’intera esistenza che parla di fallimenti. E un’eredità che non è solo famigliare, ma politica, culturale, sociale. Lukas Bärfuss affronta la materia incandescente dell’origine - la povertà, la vergogna, l’esclusione - e ne fa il fulcro di una riflessione narrativa su ciò che trasmettiamo e riceviamo: nomi, case, destini, ruoli, bugie.